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Il contratto editoriale: cosa devi sapere prima di firmare

Firmare un contratto editoriale è un passo fondamentale per ogni autore che desideri pubblicare il proprio lavoro con una casa editrice. Tuttavia, è essenziale comprendere a fondo le clausole contrattuali per evitare spiacevoli sorprese. In questa guida pratica, analizzeremo i principali aspetti legali e finanziari di un contratto editoriale, offrendo consigli utili per proteggere i tuoi diritti e massimizzare i tuoi guadagni.
Tipologie di contratto editoriale
Il contratto di edizione può essere “per edizione” o “a termine”.
- Il contratto “per edizione” conferisce all’editore il diritto di eseguire una o più edizioni entro vent’anni dalla consegna del manoscritto completo. Nel contratto devono essere indicati il numero delle edizioni e il numero degli esemplari di ogni edizione. Possono tuttavia essere previste più ipotesi, sia nei riguardi del numero delle edizioni e del numero degli esemplari, sia nei riguardi del compenso relativo. Se mancano tali indicazioni si intende che il contratto ha per oggetto una sola edizione per il numero massimo di duemila esemplari.
- Il contratto di edizione “a termine” conferisce all’editore il diritto di eseguire quel numero di edizioni che stima necessario durante il termine, che non può eccedere venti anni, e per il numero minimo di esemplari per edizione, che deve essere indicato nel contratto, a pena di nullità del contratto medesimo.
Diritti d’autore e cessione dei diritti
Un aspetto cruciale è la gestione dei diritti d’autore. Il contratto deve specificare:
- Diritti ceduti: verifica se cedi solo i diritti di pubblicazione o anche quelli di adattamento cinematografico, traduzione, ecc.
- Durata della cessione: il periodo per cui l’editore detiene i diritti.
- Territorialità: se la cessione riguarda solo un paese o è valida a livello internazionale.
- Ristampe e nuove edizioni: se l’editore ha diritto a ripubblicare l’opera.
Royalties e compensi
Uno degli aspetti più delicati è la remunerazione dell’autore. Il contratto deve chiarire:
- Percentuale sulle vendite (royalties): di solito varia dal 5% al 15% sul prezzo di copertina o sul prezzo netto.
- Acconto: alcune case editrici offrono un anticipo sulle vendite future.
- Periodicità dei pagamenti: in genere, le royalties vengono pagate ogni sei mesi o annualmente.
- Rendicontazione trasparente: verifica che il contratto preveda la rendicontazione dettagliata delle vendite.
Obblighi dell’editore
L’editore deve garantire:
- Pubblicazione entro un termine prestabilito.
- Qualità della stampa e distribuzione adeguata.
- Promozione dell’opera, nei limiti delle sue capacità e accordi.
Obblighi dell’autore
L’autore si impegna a:
- Consegnare un’opera originale e priva di plagi.
- Rispondere alle eventuali richieste di editing.
- Partecipare alla promozione del libro, se previsto.
Clausole di recesso e risoluzione
Un buon contratto deve prevedere:
- Condizioni di risoluzione anticipata.
- Penali in caso di inadempienza.
- Diritti in caso di fallimento dell’editore.
Consigli finali
Prima di firmare:
- Leggi attentamente ogni clausola.
- Chiedi chiarimenti all’editore.
- Consulta un agente letterario o un avvocato con competenze in ambito editoriale.
- Confronta più offerte editoriali.
Firmare un contratto editoriale è un passo importante: conoscendo i tuoi diritti e doveri, potrai farlo con maggiore consapevolezza e sicurezza.
La Sinossi offre il servizio di Consulenza Legale proprio per aiutare l’autore ad analizzare il contratto editoriale e valutarne la bontà.
Ultimo, ma non per importanza: NO ALL’EDITORIA A PAGAMENTO!
Un aspetto controverso del panorama editoriale riguarda la pubblicazione a pagamento, una pratica che spesso si traduce in una perdita economica per l’autore e in un’opportunità mancata di valorizzazione dell’opera. Le ragioni per cui questa proposta è sconveniente e scorretta sono molteplici:
- Mancanza di investimento da parte dell’editore: nelle case editrici tradizionali, l’editore investe nelle opere che ritiene valide, coprendo i costi di pubblicazione, promozione e distribuzione. Se l’editore chiede all’autore di finanziare la pubblicazione, significa che non ha reale interesse nel progetto, limitandosi a stampare il libro senza un vero impegno nella sua valorizzazione.
- Scarso impegno nella promozione: un editore che guadagna direttamente dall’autore non ha incentivi a promuovere attivamente l’opera, perché il suo profitto è garantito indipendentemente dalle vendite.
- Rischio economico per l’autore: molte case editrici a pagamento chiedono cifre elevate per la pubblicazione, senza garantire un reale ritorno economico. In molti casi, l’autore si ritrova con numerose copie invendute e senza una distribuzione efficace.
- Mancanza di selezione editoriale: le case editrici tradizionali selezionano con cura i manoscritti, garantendo una qualità elevata della produzione editoriale. Gli editori a pagamento, invece, accettano qualsiasi opera purché l’autore paghi, riducendo il valore della pubblicazione stessa.
- Impatto sulla reputazione dell’autore: nel settore editoriale, pubblicare a pagamento è spesso visto come un segnale di scarsa qualità del manoscritto. Le opere pubblicate da editori seri, invece, godono di un valore maggiore agli occhi di lettori e critici.
- Diritti e vincoli contrattuali svantaggiosi: molti contratti di pubblicazione a pagamento prevedono clausole restrittive che impediscono all’autore di ripubblicare l’opera altrove, rendendo difficile qualsiasi altra opportunità editoriale futura.
Per questi motivi, è sempre consigliabile diffidare degli editori che propongono contratti a pagamento e cercare alternative più vantaggiose.
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